Come realizzare i tatuaggi con l’hennè

Quando si decide di fare un tatuaggio la scelta non sempre risulta essere semplice in quanto, si tratta di una pratica permanente. Per ovviare però a questo problema per fortuna esiste l’hennè; questo infatti, non è altro che una polvere ricavata da una pianta che prende il nome di Lawsonia Inermis. Questa polvere aggiunta ad una miscela specifica o acquistata già pronta, assume una consistenza semi-liquida che una volta applicata sulla pelle, la tinge. È quindi possibile rappresentare ciò che si preferisce attraverso questa tecnica, ottenendo così dei tatuaggi temporanei e la durata oscilla circa tra le due settimane ed un mese.

Le origini dell’hennè

Seppur la pratica di un tatuaggio temporaneo possa sembrare moderna, la realtà è tutt’altra. I tatuaggi temporanei effettuati con hennè, infatti, risiedono le loro radici nell’antichità; si tratta di una tradizione generalmente d’origine orientale utilizzata per celebrare eventi importanti come ad esempio eventi sacri. Un rituale di estrema importanza che caratterizza le tradizioni indiane, è il rituale Mehndi, secondo il quale durante la vigilia di un matrimonio indiano tradizionale la sposa viene ornata lungo tutto il corpo, caviglie, mani, braccia, piedi, da tatuaggi effettuati con appunto l’hennè, con figure geometriche, fiori, animali e mandala che simboleggiano la fertilità, la prosperità e non solo e, che generalmente vengono effettuati da una delle donne più anziane e quindi con più esperienza, con l’augurio di una immensa felicità alla coppia.

Le origini dell'hennè - Foto di Ahmad Ari Kurniawan/ Pexels.com
Le origini dell’hennè – Foto di Ahmad Ari Kurniawan/ Pexels.com

Miscela hennè fai da te

Il composto di hennè per effettuare tatuaggi è possibile acquistarlo già pronto all’uso, ma è possibile anche farlo in casa con l’aiuto di pochi elementi miscelati assieme. Il primo elemento è ovviamente l’hennè e quindi la polvere di Lawsonia Inermis, al quale si aggiunge zucchero di canna, oli essenziali e il succo di limone o in alternativa va bene anche l’acqua. Dopo aver mixato per bene ed aver ottenuto un composto semi-liquido, questo dovrà essere messo a riposo nel frigo per circa una decina di ore, dopo le quali sarà pronto all’utilizzo.

Rischi dell’hennè

Come ogni cosa però, anche l’hennè riporta qualche controindicazione, infatti, all’interno della polvere di Lawsonia Inermis, è contenuta una sostanza chiamata parafenilendiammina, ossia una sostanza che rientra nella categoria degli allergeni e, a cui molte persone sono allergiche. Le reazioni che può scatenare l’applicazione dell’hennè sulla pelle nei soggetti allergici possono essere un forte rossore, un’estrema forma di gonfiore, dermatite e nei casi più estremi lo shock anafilattico. Dunque, quando si decide di fare un tatuaggio temporaneo con l’hennè è importante appurare di non essere allergici a questa sostanza per non correre rischi e, qual ora non fosse possibile saperlo, soprattutto per i soggetti allergici, sarebbe bene eliminare il problema alla radice e quindi non effettuarlo.

Polvere hennè - Foto di William Greaves Brown/ Pexels.com
Polvere hennè – Foto di William Greaves Brown/ Pexels.com

Attenzione!

Una volta deciso di effettuare un tatuaggio con l’hennè è importante essere a conoscenza di piccoli accorgimenti da mettere in atto per una buona riuscita del lavoro. Nella fase subito dopo aver effettuato il tatuaggio, infatti, questo risulterà liquido e quindi ancora fresco; Per questo motivo è importantissimo che durante la fase di asciugatura non venga toccato, bagnato o intaccato da agenti esterni, come la polvere o la sabbia, questo perché proprio come un tatuaggio permanente, una volta effettuato non sarà possibile tornare indietro, dunque, toccarlo e quindi provocare ad esempio una sbavatura significherebbe portare con sé questo difetto fino alla completa sparizione del tatuaggio o, doverlo coprire.

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